Stadio 1, amnestico: dura in genere dai 2 ai 4 anni.
E' dominato dai disturbi della memoria, anche se spesso sono presenti anche disturbi del linguaggio (eloquio povero di contenuto). I sintomi sono vaghi e sfumati. La persona tende a ripetersi spesso, a perdere oggetti di uso comune, ha difficoltà a trovare le parole per descrivere oggetti e situazioni familiari, tende a smarrirsi su percorsi noti. La persona ha quindi difficoltà a ricordare episodi recenti, mentre la memoria retrograda appare poco compromessa.
E’ caratterizzata inoltre da un’alterata capacità di giudizio, riduzione del rendimento lavorativo, trascuratezza per l’igiene e l’abbigliamento, inappropriatezza dell’uso del denaro. Le reazioni emotive possono essere variabili: depressione (se c’è consapevolezza del deficit), alcune volte la persona tende a dissimulare i deficit della memoria cercando di nascondere le sue difficoltà.
Generalmente la diagnosi di malattia avviene con un ritardo di circa 4 anni, poichè i sintomi vengono associati ad un fisiologico processo di invecchiamento; quindi, quando la persona arriva dallo specialista, la prima fase è ormai superata.
Stadio 2, della demenza: può durare dai 2 ai 10 anni.
In questa fase la perdita delle facoltà cognitive si riflette nella vita di tutti i giorni in termini di grave e progressiva perdita dell'autonomia. In questa fase appare compromessa anche la memoria retrograda, quella che riguarda ricordi più antichi: spesso la persona non ricorda i componenti della sua famiglia costituita (moglie, marito etc), ma ricorda la famiglia originale (fratelli). Spesso la persona non è più in grado di eseguire una sequenza di gesti (aprassia ideativa) e non è più in grado di eseguire ordini semplici; spesso non riconosce oggetti o visi (deficit di tipo agnostico). L’eloquio appare spontaneo (utilizzo ad esempio di parole passe-partout quali “cosa”, “coso”; uso di parole che hanno similitudini per assonanza, ma che hanno significato diverso). Spesso si ha difficoltà nella scrittura (anche per firmare).
Non solo: la persona può manifestare atteggiamenti insistentemente e irrazionalmente polemici e può avere deliri e allucinazioni.
Questa è la fase in cui la persona accede ai servizi.
Stadio 3, vegetativo: dura in genere da 1 a 3 anni.
In questa fase la persona ha perso totalmente la sua autonomia, non mangia, non comunica, non bada all'igiene personale e quindi necessita di una continua assistenza.
Il progresso della medicina ha favorito il prolungamento di questa fase della malattia.
Fonte: "Vivere con un malato di Alzheimer", Edizione italiana tratta da Alzheimer's Disease - Help for Caregivers, 1994, Organizzazione Mondiale della Sanità